Ad ogni media la sua pubblicità

4th Agosto 2010

Gli ultimi dati sulla pubblicità confermano le previsioni sui consumi dei media da parte degli utenti, che si spostano sempre più verso l’abbattimento della divisione tra ludico e lavorativo; è soprattutto il web 2.0 che realizza questa evoluzione essendo allo stesso tempo luogo di svago e mezzo di lavoro, di reperimento dati e informazioni e di approfondimento. La nuova frontiera dell’internet advertising attira sempre più risorse, tanto che rispetto al 2009 ha avuto un incremento dell’11,6%, mentre la stampa quotidiana nazionale a pagamento ha subito un flessione dello 0,2%.

Ad offrire i dati più preoccupanti è la stampa free press che continua a perdere investitori (-9%), sintomo che il consumo veloce di informazione non è un terreno fertile; ma neppure la stampa di approfondimento gode di segni vitali confortanti con un calo del 6% rispetto allo stesso periodo del 2009. La radioè uno dei media più brillanti con una crescita degli introiti pubblicitari del 14,6%, mentre il dato sulle Tv che comprende sia i canali generalisti sia quelli satellitari si attestano sul +6%.

In Italia, quindi, ancora non è chiaro come si evolverà il sistema di comunicazione se ci sarà una vera migrazione dalla carta stampata all’on-line e, soprattutto, se quest’ultimo sarà a pagamento oppure no. Nell’attesa possiamo però curiosare su quello che succede nel mondo dell’informazione anglosassone.

speak Your Mind