Si è concluso anche quest’anno “Bilanci di Marca”, il premio alle aziende marchigiane per i migliori bilanci di esercizio, organizzato dalle facoltà di Economia dell’Università Politecnica delle Marche, di Macerata e di Urbino. Come già la scorsa edizione, noi di PressCom abbiamo avuto l’onore di seguire la comunicazione dell’evento sugli organi d’informazione. Per il secondo anno consecutivo, mi sono trovato a riflettere sull’importanza di una corretta cultura di bilanci0, non solo a fini contabili, ma anche in vista di un’efficace comunicazione corporate.
Va da sé che l’ottenimento di un premio autorevole come “Bilanci di Marca” può rappresentare già esso stesso un’occasione di visibilità per le aziende vincitrici, se affiancate da una società di comunicazione competente che sappia valorizzare al meglio il riconoscimento. Il premio, assegnato da 3 diverse facoltà d’Economia che sono il fiore all’occhiello delle università marchigiane, con la consulenza dei professionisti dell’Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Ancona, scaturisce da un analisi imparziale e molto severa, venendo a configurarsi quasi come una vera e propria certificazione di qualità.
Al di là dei riflettori accesi dal premio, il patrimonio informativo che emerge da un bilancio chiaro, esatto ed approfondito è di rilevanza inestimabile come fonte potenziale di notizia, al servizio di quella comunicazione corporate che a volte, soprattutto nel caso delle Pmi, può essere carente di spunti. Da un buon bilancio, il pr o l’addetto stampa in gamba riesce non solo a ricavare i dati di cui tutti i giornalisti economici sono affamati (i soliti fatturato, utile, margine operativo ecc.), ma anche a scovare i punti di forza nascosti, che possono rappresentare une vera miniera di interessanti informazioni per la stampa.