Citizen journalism… modello Rai

3rd Dicembre 2008

Molti altri hanno tentato questa strada. Basti pensare alla citata Current Tv o al sito coreano Ohmy News, ma si tratta, a mio avviso, di una sorta di addomesticamento o di utilizzo edulcorato del citizen journalism. Non è un caso che si cominciò a parlare di questo fenomeno ai tempi della prima guerra in Iraq e tornò in auge, in seguito, subito dopo l’attentato alle Torri Gemelle. Sono stati, infatti, i weblog dei soldati e di altri testimoni oculari a rappresentare il primo caso mondiale di giornalismo partecipativo: le verità che raccontavano fecero scalpore perchè si contrapponevano a quelle ufficiali, embedded.

Ho avuto modo di approfondire il tema qualche anno fa, mentre lavoravo alla tesi di laurea. Conversando con alcuni giornalisti blogger, chiesi loro perchè impiegassero parte del loro prezioso tempo a scrivere su internet, dato che loro l’accesso al pubblico ce lo avevano già, attraverso le pagine dei giornali per cui lavoravano. Sospettavo con malizia che la motivazione fosse legata semplicemente alla vanità, al desiderio di apparire. La risposta che mi diedero mi colse in contropiede. “Il blog è come un giornale, – mi dissero -ma con una sostanziale differenza: nessun direttore fra i piedi”.

Vignetta dal sito www.toothpastefordinner.com

Vignetta dal sito www.toothpastefordinner.com

 

Un pensiero su “Citizen journalism… modello Rai

  1. 5th Dicembre 2008

    betta

      #

    il potere dei blog è enorme, anche se si discute molto sul fatto che le notizie che si leggono sui blog semmai non sono attendibili come quelle dei giornali…ma chissà…

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