Però un altro giornalismo è possibile, ed è possibile vederlo e toccarlo in questi giorni a Perugia. Domani, infatti, comincia la terza edizione del Festival Internazionale del Giornalismo. Cinque giorni di appuntamenti serrati e d’altissimo livello con le firme più prestigiose. Una lectio magistralis di Sergio Romano, tavole rotonde con Seymour Hersch, del New Yorker, Ezio Mauro e tantissimi altri che potete leggere qui.
Il programma e i temi in agenda sono molti, scorreteli tutti, giorno per giorno, perché ne vale la pena. Ovviamente non mancano i temi più caldi per il settore: il futuro dei quotidiani, per esempio.
Proprio oggi sono stati comunicati i dati della raccolta pubblicitaria a gennaio. Secondo i dati Nielsen la diminuzione è stata del 18,7% ed ha interessato tutti i mezzi tranne internet. La spesa pubblicitaria per quotidiani e periodici crolla, del 25,8% la prima e del 27,3% la seconda.
I segnali si vedono già da tempo. Redazioni all’osso, riduzione della foliazione, free-press che scompaiono.
La causa è anche nell’avanzare della tecnologia.
Come dice Alain Joannes, giornalista francese che leggo su Libertà di Stampa e d’Informazione, quello che sta succedendo ai quotidiani:
“è perfettamente logico per una industria dei contenuti che non ha innovato pressoché niente in un secolo. A parte qualche dettaglio, come la fotografia a colori, i quotidiani del 2008 non sono molto diversi dai loro avi del 1908”
In un mondo in cui se c’è un terremoto in Cina o se un aereo fa un atterraggio di fortuna in acqua la notizia si diffonde per prima su Twitter e, quando sarà sul giornale domani sarà già vecchia, bisogna ripensarsi. In un mondo dove un “commentatore politico” come Diego Bianchi fa ogni settimana migliaia di visualizzazioni dei suoi filmati su YouTube forse la tv non basta più.
Blog e nuovi media ci rendono tutti protagonisti dell’informazione. Il giornalismo partecipativo ci fa tutti giornalisti, a prescindere da tesserini e ordini e l’unica cosa che serve per accreditarsi è la passione.
La stampa insegue, prova a ridimensionarsi. E fa bene. La redazione di Repubblica ha attivato un account su Twitter per raccontare in tempo reale il congresso del Pdl, per esempio. Di nuovi media si parlerà anche nell’evento che conclude il Festival del Giornalismo, come a dare il via al futuro: il MediaCamp, che si terrà domenica 5 aprile. Un BarCamp (che significa questo), in cui si parlerà di come questi due mondi affini possono e devono incontrarsi.
Serve un cambiamento. E’ internet, bellezza, e tu puoi farci tanto.
3rd Aprile 2009
Gianni Moreschi
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non so dare risposta migliore di questo articolo di Anna:
http://www.facebook.com/ext/share.php?sid=77623490624&h=DCz_Q&u=6VuOf&ref=mf
6th Aprile 2009
Francesca Maroni
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Un bellissimo articolo, Gianni. Metto qui il link anche al sito di Internazionale, che riporta l’articolo
http://www.internazionale.it/politkovskaja/articolo.php?id=13896