
Per essere competitivi servono volontà, buoni formatori, ambiente favorevole, gioco di squadra e, prima si comincia ad allenarsi, più aumentano le possibilità di vincere.
Regole universali che la scuola fa sue, consapevole del ruolo fondamentale che svolge e della necessità di essere adeguata ai tempi. E in tempi che cambiano, in cui occorre essere pronti e veloci, la scuola fa altrettanto, stimolando una nuova mentalità perché studenti, imprese e istituzioni del territorio non siano più mondi paralleli, ma lavorino insieme ad un obiettivo comune: far crescere il nostro paese.
Il MIUR – il Ministero dell’istruzione – da oltre un anno sta orientando scuole e territorio verso questo salto culturale e ha coinvolto studenti, insegnanti, imprese ed enti nella realizzazione di progetti con forti contenuti di novità. Da queste sinergie sono scaturiti progetti fortemente innovativi, utili alla didattica, ma che possono trasformasi anche in servizi per il territorio, dalla cui offerta gli istituti scolastici possono ricavare risorse per autofinanziarsi.
Tra i progetti realizzati dalle 120 scuole italiane che hanno aderito al programma del Ministero, sono nati nelle Marche una piattaforma di contenuti didattici digitali per I Pad e acquistabili da App Store ai quali daranno il loro contributo studenti e docenti e che cambierà il modo di studiare, o un simulatore nautico che, oltre a formare i futuri operatori del settore, sarà utilizzato anche per l’aggiornamento di chi già lavora nel mondo della nautica. E’ dell’Istituto Agrario di Imola, invece, il progetto di potenziamento del proprio laboratorio meteorologico per segnalare in tempo reale agli agricoltori non solo le condizioni del tempo, ma l’arrivo di parassiti e batteri che possono danneggiare i raccolti. Insomma, la scuola forma giovani per le imprese e accanto ad esse, al tempo stesso agisce con la mentalità di un’impresa. Una bella sfida, che appassiona studenti, docenti e famiglie e piace alle aziende. Ad Ancona, venerdì 23 e sabato 24 marzo, il MIUR e le scuole hanno presentato i risultati di questa prima fase del programma nel convegno “A scuola per innovare”. Non un annuncio di ciò che si farà, ma un resoconto di ciò che è stato fatto.
Solo questo ci sembra una bella – e promettente! – novità