presidia tutto il mercato di altissima fascia. I suoi prodotti sono di così alta qualità (tra l’altro perfettamente rappresentata dal prezzo assurdo), che il suo unico concorrente temibile è rappresentato dal proprio usato. I prodotti Miele, in effetti, a differenza di quelli degli altri produttori, non sono tarati “a tempo” per rompersi dopo 5-7 anni, ma durano, secondo il mito, diversi decenni. Per questo molti consumatori, affezionati all’efficienza indistruttibile del prodotto tedesco di una volta, ma magari meno dotati di risorse da investire, si rivolgono al florido mercato dell’usato. In questo modo possono ottenere una lavatrice top quality a “solo” il doppio o il triplo del prezzo di quelle dei comuni mortali, senza dover sborsare i 2.000 euro che può arrivare a costare il prodotto nuovo.
La scelta di Miele può essere, quindi, letta come un estremo tentativo di governare il fenomeno: alcuni utenti compreranno sì un usato, ma si tratterà comunque di quelli che al massimo avrebbero comprato i modelli più economici del catalogo. Chi vende, invece, si fregherà le mani per l’affare concluso, benedirà l’affidabilità teutonica e correrà a scegliersi il prossimo elettrodomestico Miele da acquistare.