1. Cos’è Presscom e cosa fa?
Presscom è un team di professionisti esperti che si occupa di gestire, diffondere e migliorare la reputazione delle aziende clienti, soprattutto attraverso le Relazioni Pubbliche orientate ai media, al web e agli stakeholder.
2. Che differenza c’è tra una società come Presscom e un’agenzia di stampa?
L’agenzia di stampa è una redazione i cui professionisti cercano notizie per poi rivenderle ai giornali, che sono di fatto i suoi clienti.
Presscom non riceve denaro dai giornali, ma propone ai giornalisti di occuparsi delle aziende clienti, mettendone in luce le storie e le caratteristiche che possono rappresentare una buona notizia.
3. Che differenza c’è tra una società come Presscom e un’agenzia di pubblicità?
L’agenzia di pubblicità acquista spazi pubblicitari sui media e li riempie coi messaggi pubblicitari dei clienti.
Presscom non acquista spazi, ma lavora per convincere le redazioni a dedicare volontariamente e senza costi una parte dello spazio in pagina (o del tempo di trasmissione, nel caso di radio e tv) alla notizia relativa al cliente. Quello che viene pubblicato non è una pubblicità, ma un vero e proprio articolo, con tutta l’autorevolezza del giornalista che lo firma.
4. Posso far pubblicare ciò che voglio?
Non proprio. Per far sì che i giornali parlino di te, occorre che i contenuti proposti siano delle vere e proprie notizie. Uno degli esperti del team Presscom si preoccuperà di analizzare, scandagliare, intervistare e monitorare la tua azienda, alla ricerca di storie notiziabili, potenzialmente interessanti per i giornalisti. Insieme deciderete su quali informazioni puntare e come impostare i contenuti.
5. Che cosa è un piano di comunicazione?
Un piano di comunicazione è uno strumento che definisce la strategia di comunicazione e le singole azioni da intraprendere, per il periodo di durata del contratto o per una sua parte, al fine di organizzare le attività, scalettarne le fasi e fissarne le tempistiche. Il piano prende forma dopo un’analisi approfondita dell’azienda, delle possibili notizie e degli obiettivi che il cliente desidera raggiungere nel medio e lungo periodo.
6. Non posso fare attività di PR da solo?
Il lavoro delle Pubbliche Relazioni richiede molto tempo, attenzione alle tematiche d’attualità, rapidità di risposta alle richieste del giornalista e anche una competenza molto specializzata nell’ambito dell’informazione. Occorrono anni di esperienza per capire quali storie possono diventare notizie e quali no; come presentare i contenuti al giornalista in maniera appetibile e pronti per essere utilizzati; quando spingere una notizia e con quale modalità; quali giornalisti contattare, che tipo di contenuto proporre ai vari generi di testate ecc. Inoltre, errori grossolani in questo campo possono avere conseguenze molto gravi, danneggiare la reputazione di un’azienda e precluderne per lungo tempo l’accesso ai mezzi di comunicazione.
In ogni caso, se il cliente preferisce fare da solo, noi suggeriamo comunque un’adeguata preparazione, con uno dei corsi di formazione Presscom.
7. Perché il costo di questi servizi è così variabile sul mercato?
Scrivere un comunicato stampa e inviarlo ad una redazione può essere molto semplice, basta avere un computer, conoscere l’italiano e avere gli indirizzi giusti. Ma per ottenere le uscite giuste, nel modo giusto e nelle testate giuste è necessario affidarsi a professionisti che sappiano identificare le notizie, valorizzarle dal punto di vista giornalistico e proporle al giusto tipo di redazione. Inoltre, le conoscenze interpersonali che derivano da anni di lavoro nel campo delle Pubbliche Relazioni e del giornalismo fanno spesso la differenza.
8. Insomma, le PR significano uscire sui giornali…
Significano questo e non solo. Le Relazioni Pubbliche sono rivolte a creare, migliorare, mantenere i rapporti sociali non solo coi giornalisti, ma anche con le Istituzioni, le associazioni di categoria, quelle dei consumatori, gli enti certificatori, i gruppi di opinione… tutto il panorama degli stakeholder.
9. Lo spazio per le uscite sui media lo pagate voi?
Noi non paghiamo nessuno, lo spazio negli organi d’informazione ce lo guadagniamo sul campo, valorizzando al meglio la notiziabilità delle nostre proposte. I giornalisti degli organi di informazione più seri si fidano di noi, perché sanno che non è nostra abitudine rifilare delle “bufale”.
10. Quando vedrò l’articolo su di me in pagina? Quanto sarà lungo? Cosa ci sarà scritto nell’articolo? In che posizione sarà?
Tutte queste domande, purtroppo, possono avere solo risposte molto vaghe. Noi non abbiamo potere nei confronti degli organi di informazione, possiamo solo proporre delle notizie. Se il giornalista le riterrà interessanti, prima o poi le pubblicherà, compatibilmente con lo spazio disponibile in pagina.
11. Cos’è un monitoring? A cosa mi può servire?
Il monitoring è una pubblicazione periodica che serve ad analizzare il mercato, capire il gioco dei concorrenti, evidenziarne i punti di forza e debolezza. Questo report è realizzato scandagliando l’intero panorama informativo, dai giornali ai siti web, alla ricerca delle notizie attinenti col settore scelto dal cliente. Le notizie vengono selezionate, ordinate secondo vari criteri e sintetizzate in poche righe, ad uso e consumo delle aziende, degli imprenditori e dei manager.
12. Quali altri servizi ci può fornire Presscom?
Presscom si occupa anche di formazione, di editoria, di social network. Per un elenco più dettagliato dei servizi, vi suggeriamo di dare un’occhiata a questa pagina.